I Codici venuti dal mare |
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Si è svolto lunedì 29 giugno 2015, presso l’Arsenale della Marina Regia di Palermo, la presentazione dei “Codici venuti dal Mare”. Nell’estate del 2008 nella stessa zona di mare dove è stato ritrovato il Satiro Danzante attribuito a Pressitele, il peschereccio di Capitan Ciccio (Francesco Adragna), rinviene ad una profondità di circa 450 metri un reperto costituito da carte, alcuni mesi dopo viene rinvenuto un altro grosso fascicolo. Due “Codici”, uno più piccolo in pergamena e uno di dimensioni più grandi in pelle di Razza, costituito da grandi fogli rettangolari piegati a metà e assemblati uno dentro l'altro, all'interno del quale è stato trovato un grande foglio della stessa pelle, piegata a soffietto, della dimensione di cm. 30 x cm 324. Prezioso materiale, apprezzato dall'aristocrazia francese di metà Settecento che serviva per rivestire mobili, suppellettili e accessori personali (Oltrealpe questa arte la chiamavano Galuchat). I reperti vengono consegnati alla Soprintendenza del Mare e successivamente trasferito presso i laboratori dell’Istituto Centrale per il restauro e la conservazione del Patrimonio archivistico e librario di Roma dove saranno restaurate. Un ritrovamento unico nel suo genere che getta nuova luce sui commerci nel Mediterraneo. In questi anni sono stati oggetto di indagini approfondite sullo stato di conservazione e sono stati sottoposti ad un esame del Dna. I tecnici che hanno esaminato i due “Codici” hanno rilevato che si tratta di pergamene non scritte, assemblate insieme per facilitarne il trasporto. La datazione effettuata con il Carbonio14 li ha collocati nella seconda metà del 1700. La Giornata di Studio dal titolo “I Codici venuti dal Mare” è il frutto del progetto redatto da Alessandra De Caro della Soprintendenza del Mare, e approvato dal Servizio Patrimonio culturale pubblico e privato del Dipartimento dei Beni culturali e dell'Identità siciliana all'interno delle Iniziative Direttamente Promosse. Il progetto che ha permesso di organizzare la giornata di studio e la realizzazione delle vetrine che hanno ospitato i “Codici”, ha previsto anche la realizzazione di una pubblicazione scientifica che conterrà le analisi e le indagini svolte in questi anni e i risultati della giornata di studio. Sarà realizzata inoltre una brochure didattica per le scuole (in italiano e in inglese) finalizzata alla conoscenza e alla promozione del patrimonio culturale sommerso, attività che in questi anni sta portando avanti la Soprintendenza del Mare e che ha permesso la creazione di uno stretto legame di collaborazioni con le scuole siciliane.
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A presentare la manifestazione organizzata dalla Soprintendenza del Mare in collaborazione con la Biblioteca Centrale della Regione Siciliana, Sebastiano Tusa, Soprintendente del Mare e Francesco Vergara Caffarelli, Direttore Biblioteca Centrale della Regione Siciliana ”Alberto Bombace”. Sono interventi Maria Teresa Tanasi, Responsabile del Laboratorio di Fisica dell’Istituto Centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario di Roma, di Flavia Pinzari - Ricercatore, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, Centro di ricerca per lo studio delle Relazioni tra Pianta e Suolo (CRA-RPS, Roma) e di Lucio Calcagnile, Professore Ordinario di Fisica Applicata e Direttore del Centro di Datazione e Diagnostica dell’Università del Salento. Inoltre sono intervenuti Ignazio Lodato della Biblioteca Centrale della Regione Siciliana”Alberto Bombace”, mentre in collegamento Skype è intervenuto David Caramelli, Professore Associato di Antropologia del Dipartimento di Biologia del Laboratorio di Antropologia molecolare dell’Università di Firenze. Alla fine della giornata di presentazione dei risultati delle analisi e degli studi condotti sui due reperti è stato evidenziato da tutti i relatori l'importanza di potere continuare a studiare i “Codici” nella convinzione potrebbero essere scoperti altri elementi importanti per ricostruire la storia dei nostri Mari.
Presente alla giornata Capitan Ciccio, autore del ritrovamento dei “Codici” del Mare”, che ha raccontato ai presenti l'emozione provata in quelle mattine nelle acque di Mazara del Vallo.
I “Codici venuti dal Mare” rimarranno in esposizione preso l'Arsenale della Marina Regia di Palermo fino a fine Settembre 2015.
Il progetto è stato reso possibile grazie alla collaborazione e alla sinergia stabilita fra la Soprintendenza del Mare e La Biblioteca Centrale della Regione Siciliana ”Alberto Bombace” |
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Soprintendenza del Mare
Sebastiano Tusa, Soprintendente del Mare
Enrico Lercara, Unità Operativa I Affari generali e del personale
Ciro Grillo, Unità Operativa II Valorizzazione e Promozione del Patrimonio sommerso
Alfonso Lo Cascio,Unità Operativa II Valorizzazione e Promozione del Patrimonio sommerso
Franco Balistreri, UDS
Biblioteca Centrale della Regione Siciliana ”Alberto Bombace”
Francesco Vergara Caffarelli, Direttore
Rita Di Natale, responsabile Unità Operativa VII
Ignazio Lodato, Laboratorio Restauro
Valeria Sideli, US/NA
Giuseppe Cucco, US/NA
Ideazione e cura del progetto; Alessandra De Caro, responsabile Unità Operativa II Valorizzazione e Promozione del Patrimonio culturale sommerso.
(Testo di Alessandra De Caro - Immagini Francesco Balistreri - Giuseppe Cucco) |
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